YOGA E NOIA
Mi è
capitato molto spesso di ascoltare discorsi tra persone che avendo provato a
praticare yoga ne parlavano come di una disciplina "noiosa".
Approcciarsi allo yoga con l'aspettativa di non annoiarsi è già di per sé una
limitazione come lo è l'approccio contrario.
La noia è per definizione uno stato psicologico dell'individuo di demotivazione
nata dall'assenza di azione ...parliamone !
L'assenza di azione o la non azione non dovrebbe in alcun modo scalfire il
nostro "essere" sia esso psicologico o meno; la demotivazione parte
sempre dal nostro "ego" , dal nostro dover stare sempre in movimento,
dal nostro "attivare" i sensori del "moto"per assicurarci
che il "moto" sia onnipresente !
Affrontare qualsiasi azione, sport, disciplina applicando a priori tale
principio significa lasciare che l'azione acquisisca potere sulla psiche ed
ottenere quindi la liberazione della psiche annoiata attraverso il
movimento .
Se è vero che la noia deriva dalla non azione si potrà dedurre che l'azione
porti alla non noia . Eppure in quanti momenti della nostra giornata ci
applichiamo a movimenti, azioni, lavori che ci risultano noiosi? Ciò avviene
perché utilizzando il moto nella noia creiamo insoddisfazione, giusto? Quindi
la noia deriva sempre da noi stessi !!!???
Ascoltare una persona che parla per ore con lo stesso tono di voce, con
la stessa cadenza porta l'individuo in ascolto alla non attenzione, alla
non concentrazione ed a volte alla noia...quindi la noia nasce dallo stato
della nostra psiche nel momento dell'ascolto ? O dall'ego dell'oratore
improntato sulla modalità "annoiante"?
In entrambi i casi il moto è assente ...ma ben presente e' IL SUONO, LE
VIBRAZIONI LA PAROLA, L'ASCOLTO....IL SENTIRE !!! Ed eccoci arrivati allo YOGA
!!!
Lo yoga conosciuto come unione di corpo, mente e spirito racchiude in sé
l'essenza della non noia : il sentire!!!
Se muoviamo il nostro corpo portandolo nella staticità delle asana ( posizioni)
percependo lo stato del nostro sentire potremo udire ed assaporare il suono
dello Stare che sconfigge ed esclude la noia.
Se al contrario abbiamo difficoltà a stare con noi stessi nel sentire
....proveremo noia , la proveremo sia che noi stiamo praticando yoga o meno .
Lo yoga non chiama la noia ....è la noia che entra in noi nel momento in cui
praticando non siamo aperti all'ascolto.
Difficile è ascoltarsi senza tabù e senza limitazioni: dovremmo osservarci come
fossimo una bella storia, un film , un libro sempre nuovo, sempre diverso e
comunque unico; dovremmo liberare la nostra mente dall'eccessivo moto per
accarezzare la quiete nella presenza ...lasciare che la noia non sia il nostro
stato in mancanza di moto ma il nostro moto nello stato della nostra presenza.
Mary
YTS